Ogni giorno navighiamo su siti e utilizziamo app realizzate da team di designer per offrire la migliore esperienza utente possibile. Almeno, questa è l’idea.
Tuttavia, se hai mai trovato più facile registrare un account piuttosto che cancellarlo, ti sei imbattuto in un dark pattern.
La UI/UX
La UI/UX Design nasce con lo scopo di guidare il tuo comportamento per aiutarti a svolgere determinate azioni. I siti web e le app con una buona progettazione rendono sicuramente più facile il loro utilizzo: un cerchio rosso ti informa che c’è una notifica che richiede la tua attenzione, fai clic su un’icona X per chiudere qualsiasi cosa su cui stai lavorando, ecc…
Una buona progettazione UI/UX è fondamentale per il successo di un sito o di una app, perché se un utente non riesce a capire immediatamente come funziona e come si deve muovere, è probabile che si senta frustrato e chiuda tutto, o che passi a visionare le proposte della concorrenza.
Quindi, per offrire agli utenti un’esperienza positiva, i designer UX creano il loro software in modo che sia il più intuitivo possibile.

Poiché ogni tocco è un’opportunità per un utente di sentirsi frustrato e andarsene, gli sviluppatori hanno interesse ad apprendere e manipolare le micro-decisioni che gli utenti prendono che possono portare a godersi o odiare un’app.
Questo è il lato positivo della UI/UX, ma purtroppo c’è anche un lato oscuro: i dark pattern.
Cosa sono i dark pattern?

I dark patterns sono elementi di design che oscurano, fuorviano, costringono e/o ingannano deliberatamente i visitatori del sito web facendogli compiere scelte non intenzionali e potenzialmente dannose. Possono essere trovati in molti tipi di siti e sono utilizzati da diversi tipi di organizzazioni.
Prendono la forma di pulsanti etichettati in modo ingannevole, scelte difficili da annullare ed elementi grafici come il colore e l’ombreggiatura che dirigono l’attenzione degli utenti verso o lontano da determinate opzioni.
I dark pattern negli abbonamenti sono un esempio comune di questo tipo di scelte di progettazione, data l’ubiquità degli abbonamenti online e delle prove gratuite per tutti i tipi di prodotti e servizi. Questo tipo di pattern potrebbe rendere difficile per un utente l’annullamento dell’iscrizione o potrebbe convertire automaticamente una prova gratuita in un abbonamento a pagamento.
I dark pattern possono assumere la forma di manipolazione emotiva, come quando un sito inserisce un conto alla rovescia su un’offerta per accelerare il processo decisionale di un cliente, anche se il tempo non ha alcuna influenza sulla vendita o sull’uso del prodotto o servizio. Oppure il danno potrebbe essere la perdita della privacy, come quando un’app costringe gli utenti a disattivare la raccolta dei dati in due impostazioni diverse invece di rendere le impostazioni sulla privacy facili da trovare.
Tipi di dark pattern
Esistono 12 tipi di dark patter riconosciuti. Vediamo insieme quali sono.
Trick questions
Durante la compilazione di un modulo rispondi a una domanda che ti induce a dare una risposta che non volevi. Se osservata rapidamente, la domanda sembra chiedere una cosa, ma se letta con attenzione chiede completamente un’altra cosa.
Sneak into basket
Tenti di acquistare qualcosa, ma da qualche parte nel percorso di acquisto il sito inserisce un articolo aggiuntivo nel carrello, spesso tramite l’uso di un pulsante di opzione o di una casella di controllo in una pagina precedente.
Roach motel
Entri in una situazione molto facilmente, ma poi trovi che è difficile uscirne, ad esempio quando è facile iscriversi ma complicato disiscriversi ad un abbonamento premium.
Privacy Zuckering
Sei indotto con l’inganno a condividere più informazioni su di te di quanto avresti realmente voluto, e quasi sempre queste informazioni non hanno alcuna rilevanza con il servizio che stai richiedendo. Prende il nome dal CEO di Facebook Mark Zuckerberg.
Price comparison prevention
Il rivenditore rende difficile confrontare il prezzo tra due prodotti che vuoi acquistare, quindi non puoi prendere una decisione informata.
Misdirection
Il design focalizza intenzionalmente la tua attenzione su una cosa per distrarre la tua attenzione da un’altra.
Hidden costs
Sei arriva all’ultimo passaggio della procedura di pagamento, solo per scoprire che sono comparsi alcuni addebiti imprevisti, come spese di spedizione e tasse, oppure alteriori servizi obbligatori da acquistare.
Bait and switch
Hai deciso di fare una cosa, ma invece succede una cosa diversa e indesiderabile, come quando fai click su un bottone e succede un evento che non è quello che ti aspettavi.
Confirmshaming
Il design cerca di indurti a partecipare a qualcosa e l’opzione di rifiuto è formulata in modo tale da farti vergognare o farti sentire in colpa se la tua scelta non è conforme alle loro aspettative.
Disguised ads
Annunci che sono camuffati da altri tipi di contenuti, in modo da farti fare clic su di essi.
Forced continuity
Quando la tua prova gratuita con un servizio giunge al termine e la tua carta di credito inizia ad essere addebitata silenziosamente senza alcun preavviso. In alcuni casi ciò è aggravato dal fatto che è difficile cancellare l’abbonamento.
Friend spam
Il prodotto richiede le autorizzazioni per e-mail o social media con il pretesto che verrà utilizzato per un risultato desiderabile (ad es. trovare amici), ma poi invia spam a tutti i tuoi contatti in un messaggio che afferma di provenire da te.
Adesso che li conosci…

Adesso che conosci i Dark Pattern sai come individuarli e come evitarli. Se l’argomento ti è piaciuto e vuoi creare dei black pattern per il tuo sito web, ti consigliamo di NON contattare noi.
Per noi la UI/UX è una cosa seria e la utilizziamo solo per facilitare la vita ai tuoi clienti, come puoi vedere dai lavori che abbiamo realizzato. Se invece vuoi convincerli a compiere azioni in maniera fraudolenta, sicuramente troverai altre agenzie disposte ad aiutarti a raggirare i tuoi clienti.
Se vuoi restare aggiornato sui Dark pattern, ti consigliamo di visitare il sito www.deceptive.design. Questo sito è stato realizzato nel luglio 2010 (nato con il nome di darkpatterns.org) dall’esperto di User Experience Harry Brignull, con l’idea di creare una libreria di modelli con l’obiettivo specifico di nominare e svergognare chi crea interfacce utente ingannevoli.