
In questo case study, ti racconteremo com’è nata questa landing page.
Vedremo quali erano le sfide di questo progetto e perché abbiamo utilizzato determinate soluzioni.
Il cliente
Brand Yourself è un progetto di workshops dedicati al mondo dei social media. In particolare, sono workshops che insegnano come ottimizzare la gestione di profili Instagram aziendali o personali e come migliorarne la comunicazione.
La sfida
Per questo progetto, un sito vero e proprio sarebbe stato eccessivo, uno spreco di risorse ed energie. Quello che serviva era una pagina che potesse incuriosire i clienti, nella quale trovare le informazioni sui corsi e sulle date, oltre naturalmente a tutti i contatti.
Per questo progetto, un sito vero e proprio sarebbe stato eccessivo, uno spreco di risorse ed energie.
La soluzione
Un sito sarebbe stato eccessivo per questo progetto, ma la landing page è lo strumento ideale per promuovere attività legate a corsi o workshop. Più in generale, sono lo strumento ideale per promuovere un singolo prodotto o una singola idea. Sono pagine relativamente veloci da progettare e sicuramente meno impegnative di un sito web vero e proprio. Sono leggere, agili ed estremamente performanti (sia a livello di conversioni dirette che a livello di SEO), ma solo se ben realizzate.

Se l’above the fold (la parte di un sito che si vede a pieno schermo quando si carica la pagina, prima di effettuare qualsiasi scroll) è importante per un sito web, per una landing page è fondamentale.
Nella nostra landing page non poteva mancare naturalmente il logo, il claim, una breve descrizione sulla mission e il bottone per i contatti. In questo modo, quando un utente “atterra” sulla pagina, ancora prima di compiere qualsiasi azione, ha già tutte le cose fondamentali a portata di mano.
La facilità di utilizzo e la velocità nella comunicazione, sono due dei motivi principali per cui le landing page riescono a convertire così tanto.
In questo caso, la prima cosa che vede il visitatore, l’above the fold, risponde a 3 domande fondamentali:
– Chi siete? (logo)
– Cosa fate? (claim e mission)
– Come posso contattarvi? (link al form di contatto)
Come ultima domanda primaria ci sarebbe stata: ok, ma dove e quando li fate questi workshop? Non a caso, subito sotto l’above the fold, abbiamo inserito il calendario con le date.

Tutte le informazioni di base erano state date ma, trattandosi di un workshop, la landing page non sarebbe stata interessante se non ci fosse stata una sezione con il programma. Per rendere più leggera la lettura abbiamo suddiviso il programma in 5 punti, facilmente consultabili anche per chi, magari andando di fretta, non avrebbe avuto il tempo (o la voglia) di leggere tutto il testo.
Con una semplice occhiata ai 5 titoli ci si può fare subito un’idea degli argomenti trattati. Ricordiamoci sempre che, per essere efficace, una landing page deve poter comunicare in rapidità il proprio scopo. A differenza di un sito, dove l’utente entra con l’idea, l’atteggiamento, la predisposizione alla lettura, per le landing page la comunicazione deve essere più veloce e intuitiva.

Naturalmente non poteva mancare la presentazione degli insegnanti. Nessuno si iscriverebbe a un workshop, senza sapere chi insegna.
La sezione “Chi siamo” è formata da due brevi schede degli insegnanti, con fotografia e nome (per creare il rapporto umano), una breve bio (per raccontare le esperienze e la formazione) e tutti i link utili (per comunicare direttamente con gli insegnanti o controllare come lavorano nel mondo reale). Troppo spesso leggiamo bio fantastiche, ma poi non troviamo nessun link che possa confermare che tutte le belle parole e le esperienze lette sulle persone, alla fine corrispondano a verità.
Infine, parliamo di stile. Il workshop riguarda Instagram, quindi ci è sembrato naturale utilizzare uno stile estetico che ricordi quella piattaforma social. Al tempo stesso, però, non volevamo assolutamente fare una scopiazzatura estetica. Meglio creare un aspetto che “richiami” all’estetica del social, piuttosto che fare un suo presunto clone.
Per questo abbiamo realizzato immagini che riprendessero molto l’estetica degli scatti tipici dei creator di Instagram. Infine abbiamo utilizzato il formato cerchio per le foto degli insegnanti, lo stesso cerchio che troviamo nelle foto del profilo del social.